La “Terapia Focalizzata sulla Compassione” – CFT (Gilbert, 2007, 2010) nasce dall’incontro tra l’insegnamento buddhista, le tecniche di psicoterapia cognitivo-comportamentale e un approccio evoluzionistico alle neuroscienze e alla psicologia sociale connesso alla psicologia e alla neurofisiologia del comportamento di accudimento, sia del dare che del ricevere.
Offre una concettualizzazione della psicopatologia e del suo mantenimento che si basa sulle dinamiche di attivazione di alcuni sistemi di regolazione emotiva, proponendo una visione del processo di cambiamento che si basa sulla modulazione di sistemi motivazionali e affettivi basati sull’accudimento e sul care-giving
La CFT suggerisce che possa esserci un problema in un sistema emotivo implicito, che si è evoluto nei mammiferi con il sistema di accudimento, che da origine alla sensazione di tranquillità, sicurezza e connessione. L’impossibilità di accedere a tale sistema manterrebbe l’ambiente emotivo invariato, freddo e distaccato impedendo di dare una connotazione più calda e amorevole (“compassionevole”) ai propri pensieri alternativi e alle proprie immagini mentali. In particolare persone che vivono alti livelli di vergogna o autocritica avrebbero una specifica difficoltà nell’accedere a sentimenti di calore verso se stesse, compassione e rassicurazione.
Nel cervello sono presenti tre sistemi regolatori delle emozioni
- sistema focalizzato sulla minacce e la protezione di sé (threat system)
- sistema focalizzato sul raggiungimento degli scopi (drive, seeking and acquisition system)
- sistema focalizzato sull’affiliazione e rassicurazione (Contentment, soothing and affiliative system), definito da Gilbert “sistema calmante”
Lo scopo principale è quello di facilitare lo sviluppo e l’accesso al soothing system per bilanciare l’azione degli altri due. Questo tipo di azione è finalizzato il Compassionate Mind Training, cioè una serie di esercizi volti a costruire una capacità compassionevole attraverso:
- lo sviluppo di una capacità interna di fronteggiare i processi (inutili) di minaccia e desiderio
- la costruzione di una capacità di esperire emozioni positive, in particolare affiliazione e contentezza
- l’utilizzo di interventi centrati (ad esempio) su respiro rilassante, training sulla focalizzazione dell’attenzione, esplorazione dei bias cognitivi ed emotivi, evitamento comportamentale, uso dell’imagery e della focalizzazione senso-motoria
Paul P. Gilbert (2012). La terapia focalizzata sulla compassione. Franco Angeli.